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Start up innovative 2023, quali sono i requisiti e le agevolazioni previste?

Spesso sentiamo parlare di start up innovative e sono in molti coloro che si chiedono se sia possibile aprire una nuova azienda con le caratteristiche necessarie per ottenere le agevolazioni previste per queste aziende "speciali". Ecco allora una guida completa sulle start up innovative con la loro definizione e i requisiti necessari, nonché sui benefici fiscali concessi.

Start up innovative, cosa sono

L’art 25 del D.L. n. 179/2012 indica la precisa definizione. Per start up innovativa si intende una società costituita in una delle seguenti forme:

  • Srl (anche sotto forma di srl semplificata o a capitale ridotto 1 euro)
  • Spa
  • Sapa
  • Cooperativa

Le ditte individuali e le società di persone non possono quindi essere qualificata come start up innovative e di conseguenza usufruire dei vantaggi correlati, che vedremo di seguito.

Requisiti

Per poter essere definit start up innovativa una società deve possedere alcuni requisiti, e più precisamente

  • essere aperta da non più di 5 anni
  • non essere nata dalla fusione, scissione o cessione di altra azienda esistente
  • avere sede legale in Italia o in Europa, con almeno una filiale in Italia
  • il valore della produzione non deve superare i 5 milioni di euro all'anno
  • non deve aver distribuito utili ai soci 
  • almeno il 15% del più alto importo tra costo e valore della produzione deve essere investito in Ricerca e Sviluppo
  • l'oggetto sociale preveda lo sviluppo, la produzione, la vendita di prodotti o servizi ad alta tecnologia
  • sia titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto industriale, biotecnologico, di un prodotto a semiconduttori o vegetale, oppure di un software registrato presso il Registro Pubblico. Il brevetto deve essere collegato all'attività sociale dell'impresa
  • almeno 1/3 dei lavoratori deve essere altamente qualificato

Per ottenere a tutti gli effetti la qualifica di start up innovativa e usufruire dei vantaggi correlati inoltre, la società deve iscriversi in un’apposita sezione del Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio.

Non vi sono invece limiti per quanto riguarda i settori di attività, e una start up innovativa può operare in qualsiasi ambito: agricolo, industriale, artigianale, commerciale, dei servizi. 

La start up innovativa, al momento della costituzione e conseguente iscrizione presso la C.C.I.A confluisce in una sezione speciale del Registro delle Imprese. Questo determina sin da subito il carattere speciale della società, confermato dalla presenza di un quadro normativo ad hoc che, rispetto alle classiche società, regola con norme specifiche i contratti dei lavoratori impiegati, le agevolazioni fiscali, la semplificazione burocratica e il fallimento. Il Registro delle Imprese mette a disposizione online un elenco di start up e PMI innovative presenti su tutto il territorio italiano. 

Start up innovative, quali agevolazioni?

Una start up innovativa può beneficiare di "sconti" fiscali, agevolazioni finanziarie e relative all'assunzione dei dipendenti. 

Dal punto di vista fiscale una start up gode dei seguenti benefici:

  • esonero dal pagamento di imposta di bollo e diritto annuale CCIAA
  • detrazione IRPEF del 30% del capitale investito per i soggetti Irpef che conferiscono capitale nella start up innovativa e lo mantengono per almeno 3 anni
  • detrazione IRES del 30% per le società che investono capitale nelle start up
  • distribuzione a lavoratori e amministratori di prodotti finanziari esentasse in qualità di remunerazione. Non formano reddito, sia a livello fiscale che contributivo, le quote e le azioni usate dalle start up per "pagare" i propri dipendenti o amministratori, a patto che le prime non le riacquistino

Le agevolazioni investono anche le assunzioni dipendenti e una start up innovativa può rinnovare un contratto a tempo determinato senza rispettare i limiti temporali imposti dalla legge (10 o 20 giorni a seconda della durata del contratto). Può quindi rinnovare un contratto a tempo determinato nel momento stesso in cui questo scade senza dover attendere. Ovviamente potrà farlo rispettando la durata massima prevista, dopodiché il contratto stesso si trasformerà automaticamente a tempo indeterminato.

Uno dei "limiti" che spesso si trovano a dover affrontare le nuove imprese riguarda l'accesso al credito e per le start up innovative è possibile contare sul Fondo centrale di garanzia delle PMI, ovvero una garanzia data dallo Stato che pu arrivare a coprire l'80% del prestito. Per l'acquisto dei beni necessari all'attività d'impresa e i costi di gestione dell'attività le start up innovative possono contare su Smart&Smart Italia, un fondo che offre prestiti agevolati istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il prestito agevolato senza interessi, che copre fino al 70% dei costi ammissibili (elevabile all’80%).

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