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Fattura elettronica estero

Tra le tante novità che la Legge di Bilancio, quella che una volta era nota con il nome di Finanziaria, ha portato in dote a tutti coloro che sono titolari di una partita IVA, vi è la fatturazione elettronica. A più di un anno di distanza dalla sua entrata in vigore, qualsiasi azienda o libero professionista che per legge deve emettere la fattura elettronica, sa di cosa si sta parlando e quindi qui vale la pena semplicemente ricordare che la Legge di Bilancio 2018 ha previsto l'obbligo di fatturazione elettronica soltanto per coloro che sono residenti e stabilmente operanti sul territorio italiano. La domanda che ovviamente sorge spontanea in qualsiasi titolare di partita IVA sarà qual è il tipo di comportamento sia da un punto di vista fiscale che materiale bisogna tenere quando si parla di vendita di beni o servizi all'estero od anche del processo inverso, ovvero acquisto di beni o servizi in ambito extranazionale. Qui di seguito si troveranno tutte le risposte a quesiti che non sono per nulla banali o marginali se si considera come siano davvero molte le imprese italiane che hanno rapporti con l'estero.

La creazione dell'esterometro

La prima cosa da dire quando si parla delle fatture da emettere nei confronti di soggetti che non operano sul territorio italiano è che dal 1 gennaio dell'anno che è appena trascorso, è scattato non solo l'obbligo della fatturazione elettronica, ma anche quello di trasmissione dell'esterometro per tutte quelle operazioni che non rimangono all'interno dei confini nazionali. Cosa si intende quando si parla di esterometro e come funziona quello che, va detto subito, risulta essere un altro strumento che il legislatore ha ideato per andare ad esercitare un'opera di forte contrasto nei confronti di tutte quelle condotte materiali che da un punto di vista giuridico-fiscale sono riconducibili all'evasione e all'elusione fiscale? In termini molto semplici, ma non per questo meno corretti, si può affermare che l'esterometro si caratterizza per il fatto di essere una comunicazione di natura telematica che deve essee effettuata ogni mese e attraverso la quale l'Agenzia delle Entrate riceve un riepilogo dettagliato e completo di tutte le fatture che sono state emesse o che si sono ricevute verso e da parte di soggetti che non operano in modo stabile all'interno del territorio italiano.

Chi sono i soggetti che devono utilizzare l'esterometro?

Una domanda molto importante a cui qualsiasi soggetto avente una partita IVA vorrà una risposta chiara e precisa è senza dubbio quella relativa a chi sono coloro che sono obbligati a servirsi dell'esterometro. Ebbene, volendo dare una risposta esaustiva a tale quesito si può cominciare con il dire che l'elenco dei soggetti aventi obbligo di utilizzare l'esterometro sono gli stessi che per legge devono avvalersi della fatturazione elettronica. Stesso tipo di discorso va fatto per quanto concerne coloro che sono invece esonerati dall'uso di tale strumento, visto che sostanzialmente si tratta degli stessi titolari di partita IVA che non devono emettere fatturazione elettronica. Quindi, a conti fatti, andando per esclusione, si può affermare che gli unici soggetti che non devono confrontarsi con questo nuovo strumento messo in campo dal legislatore fiscale sono coloro che pur essendo titolare di partita IVA, rientrano nel regime forfettario o in quello dei minimi. Tuttavia va detto che coloro che devono utilizzare l'esterometro hanno la possibilità di avvalersi di una strada alternativa, in quanto hanno la possibilità di emettere la fattura elettronica o di riceverla e in questo modo non dovrebbero utilizzare l'esterometro. La scelta relativamente al fatto se sia più conveniente servirsi dell'esterometro oppure emettere o ricevere, a seconda dei casi, una fattura elettronica, varia ovviamente da caso a caso. Quello che si può affermare con certezza è che l'introduzione della fattura elettronica anche verso l'estero e dell'esterometro sono delle novità destinate a cambiare in modo profondo quella che è la quotidianità lavorativa di tutti i soggetti aventi una partita IVA.

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