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Decreto PNRR, esonero fantasma

Fattura elettronica, cosa cambia?

Obbligatoria per molti ma non per tutti, la fatturazione elettronica è entrata in vigore il 1° gennaio 2019, istituendo la necessità di procedere al nuovo adempimento fiscale per la quasi totalità dei soggetti titolari di partita Iva. Fin dalla sua istituzione la fattura elettronica ha previsto obblighi ed esenzioni per alcune categorie di utenti, ma qualcosa è destinato a cambiare con il decreto Pnrr, che di fatto modifica la norma originaria. Prima di vedere quali sono le categorie obbligate e quelle esentate dal nuovo decreto legge 36/2022 "ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)" facciamo un passo indietro per ricordare cos'è la fattura elettronica.

Fatturazione elettronica, cos'è?

La fatturazione elettronica è quel sistema digitale complesso che prevede l'emissione, la trasmissione e la conservazione dei documenti, entrato in vigore nel 2019 in sostituzione delle fatture in formato cartaceo. Per poter emettere la fattura elettronica è necessario avere a disposizione un software, con cui generare il documento elettronico e archiviarlo in formato XML (eXtensible Markup Language). Questo formato digitale permette il controllo da parte del Sistema di Interscambio (SdI) volto a stabilire che tutte le informazioni prodotte dal documento siano conformi alla legge.

Una volta controllato e verificato, il documento digitale viene recapitato al cliente, indicato sulla fattura stessa, sempre attraverso il Sistema di Interscambio, che funge così anche da postino digitale.

Soggetti obbligati ed esonerati dalla normativa originaria

La fattura elettronica è obbligatoria per tutti i soggetti titolari di partita Iva? Questa è stata la prima domanda che molti professionisti e imprese si sono posti alla vigilia della sua entrata in vigore. Nella stesura originaria il decreto prevedeva infatti una serie di categorie escluse dalla fatturazione elettronica. In particolare non vi era obbligo di emissione del documento digitale per i soggetti minori, ovvero coloro che rientravano nelle categorie dei soggetti minimi o forfettari. Se da un lato costoro non erano obbligati alla fatturazione elettronica per la cessione di beni e servizi, dall'altro però potevano essere destinatari di fatture elettroniche emesse da altri soggetti, situazione che di fatto li poneva nella necessità di adeguarsi comunque alla digitalizzazione introdotta dalla normativa.

Per chi invece è stato necessario adeguarsi alla fatturazione elettronica fin dal gennaio 2019? L'obbligo di emissione, trasmissione e conservazione digitale dei documenti riguardava in origine le operazioni effettuate dai soggetti titolari di partita Iva residenti nel territorio italiano nei confronti di:

     
  • Pubblica Amministrazione
  •  
  • altri soggetti titolari di partita Iva (B2B)
  •  
  • persone fisiche non titolari di partita Iva (B2C)


Cosa cambia nella fatturazione elettronica 2022?

Nei giorni scorsi si è parlato spesso di una possibile estensione dell'obbligo fatturazione elettronica anche ai soggetti minori, mantenendo l'esonero documento digitale solo per una piccolissima parte di contribuenti titolari partita Iva, a partire dal prossimo primo luglio. La modifica alla norma originaria sulla fattura elettronica era difatti contenuta nella prima bozza del documento in circolazione dallo scorso 13 aprile, intitolato "Ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza". Stando a quanto riportato in bozza l'esenzione dall'emissione della fattura elettronica sarebbe dovuta scomparire per i minimi, i forfettari e le associazioni sportive dilettantistiche (ASD).

Nel comunicato stampa che ha seguito la riunione del Consiglio dei Ministri del 21 aprile si legge

" Il Consiglio dei Ministri ha approvato definitivamente il decreto legge che introduce ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
In particolare, il testo è stato integrato con norme che prevedono:

     
  • Nuove regole per la formazione iniziale e continua e per il reclutamento dei docenti della scuola secondaria
  •  
  • Percorsi certi per chi vuole insegnare
  •  
  • Definizione più chiara degli obiettivi e delle modalità della formazione dei docenti durante tutto il loro percorso lavorativo
  •  
  • Concorsi annuali per reclutare con costanza il personale, aprendo più rapidamente le porte ai giovani"


Il fatto che nella nota non si parlasse affatto delle novità sulla fatturazione elettronica, già in parte anticipate e contenute in bozza, ha creato molti dubbi e perplessità negli operatori del settore, che hanno avvertito come una sorta di novità fantasma quanto invece già anticipato. Nessuna nuova notizia sull'introduzione della fattura elettronica per i soggetti fino a questo momento esonerati era stata riportata neppure sull'ultima bozza decreto PNRR, stilata successivamente alla riunione del Consiglio dei Ministri del 21 aprile. Tutto questo aveva portato a ipotizzare che potesse esserci un aggiustamento dell'ultimo minuto, con l'introduzione in extremis delle novità sulla fattura elettronica prima della bolinatura, o addirittura con un emendamento governativo che andasse a integrare il decreto PNRR durante il passaggio in Parlamento. La perplessità lasciata da questa mancanza era altissima, anche perché si sarebbe trattato di un adempimento di prossima attuazione (la data di entrata in vigore per i nuovi obbligati all'emissione era stata fissata al 1° luglio 2022) del quale però non si conoscevano i reali termini.

Il provvedimento fantasma (così è stato definito) avrebbe potuto infatti subire modifiche, posticipazioni o addirittura essere cancellato del tutto nel percorso previsto dall'iter di approvazione, generando così grandi difficoltà sia ai contribuenti che a coloro che da sempre li affiancano nei vari adempimenti fiscali, proprio in un momento in cui gli operatori professionali si ritrovano con un agenda densa di scadenze e adempimenti (dichiarazioni fiscali, autofatturazione operazioni passive con l'estero prevista dal 1° luglio, ritardi nella data di accesso alla precompilata, modelli CU errati da parte della PA, eccetera).

Decreto PNRR 2 - Conferma obbligo fatturazione fiscale contribuenti minimi

Il decreto PNRR 2 è stato ufficializzato con la pubblicazione del testo DL 36 in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022. Tra le novità, oltre all'avvio delle sanzioni per gli esercenti che non accetteranno i pagamenti POS a partire dal 30 giugno e alla nuova comunicazione giornaliera delle transazioni effettuate con mezzi di pagamento elettronici, vi è anche l'estensione dell'obbligo fatturazione elettronica per molti contribuenti minimi (finora esonerati) a far data dal 1° luglio 2022.

La platea di soggetti che dovranno adeguarsi alle nuove norme per l'emissione, trasmissione e conservazione dei documenti fiscali si allarga, poiché a partire dal prossimo luglio vedrà anche i forfettari. A perdere il beneficio legato alla precedente esenzione saranno:

     
  • i contribuenti che rientrano nel "regime di vantaggio" (individuati dall'art 27 comma 1 e 2 LD 98/2011)
  •  
  • i contribuenti in regime forfettario (soggetti previsti dall'art. 1, commi 54/89 DL 190/2014)
  •  
  • i soggetti passivi (ASD e operatori del terzo settore) che hanno adottato regime speciale ai fini IVA e imposte sui redditi e che, nel precedente periodo d'imposta, hanno conseguito redditi non superiori a 65.000€


Rimangono invece esclusi dall'obbligo di emissione fattura elettronica le partite IVA con proventi 2020 inferiori a 25.000€. Per questi l'obbligo scatterà dal 1° gennaio 2024.

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